Smemoranda lancia la Blue Diary che cosa è?E perché è già andata a ruba

Chi tra noi non ha mai avuto una smemoranda? Io personalmente le ho avute dalle medie alle superiori e le decoravo talmente tanto che arrivavano al triplo del loro peso!

Ma non siamo qui per parlare della mia valle dei ricordi, bensì perché proprio Smemoranda ha deciso di prestare i suoi servizi e il suo marchio per la creazione di un blue diary insieme alla Onlus Gaudio. La storia che ha portato alla realizzazione di questo progetto un agenda perpetua visiva adatta ad aiutare gli studenti con autismo. Vi lascio qui il link dove direttamente dal sito vi verrà spiegato l’iter per cui sono arrivati a crearla (è una storia bellissima ma non dite che ve l ho detto io)!

La domanda : “perchè è adatta?” sarà già scattata, entriamo , dunque, nel vivo.

Quando conosciamo qualcuno con la sindrome autistica il problema è proprio quello di entrarci in relazioni perché una conseguenza tipica di questa condizione è quella di avere dei blocchi nella comunicazione sia nella vita familiare, sia in quella sociale che in quella scolastica, non tutti i soggetti sono ad alato funzionamento come il Sam di Atypical di cui abbiamo parlato qualche tempo fa. Spesso si utilizzano le immagini e questo è il principio fondante della comunicazione aumentativa alternata (che affronteremo in seguito) proprio per questo motivo, e con il tempo diventa quotidianità, spesso è proprio la figura di riferimento del soggetto che lo coinvolge nella scelta delle immagini che vengono poi plastificate e attaccate col velcro per poterle spostare all’interno di un apposito quaderno o agenda come in questo caso!

Usualmente si dividono le immagini in categorie ad esempio le persone, i luoghi , i contesti e importantissimi gli stati d’animo.

Purtroppo l’agenda è già finita ma vi informerò se tornerà.

Perché è andata a ruba?

Perché in Italia in moltissime famiglie hanno nel loro nucleo un soggetto con la sindrome autistica e potrete capire quanto lavoro tutto questo richiede e soprattutto considerate come vi sentireste all’interno di una classe in cui tutti hanno un diario più o meno simile e voi no, questa è una delle piccole grandi battaglie per rendere davvero i ragazzi tutto sullo stesso piano.

Io non vedo l’ora che la blue diary sia pronta di nuovo o ne arrivi un’ altra versione magari! e voi ne conoscete altre?

Fateci sapere

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