A causa del Covid che ci costringe a casa, Netflix e altri servizi streaming ci fanno compagnia e ci sono stati prodotti che attendevamo con ansia e altri che ci hanno illuso, la serie Freud? Decisamente, appartiene all’ultimo gruppo.

Da mesi e mesi ci viene propinata la pubblicità della serie sul padre della psicoanalisi, e quando finalmente a Marzo è arrivata eravamo tutti contenti, contenti.. beh per la prima puntata, forse.
Ci aspettavamo una serie che ci facesse vedere Freud che si sconta con medici all’epoca più affermati di loro, un giovane Freud che si scontra e studia le sue figure genitoriali, una sorta di bio-pic magari un pò alternativa, per carità, però qui siamo andati veramente, veramente, oltre.
La serie infatti non parla della vita di Freud ma di Freud che fa cose che non c’entrano nulla con la sua vita. Prendendo vagamente alla lontana cose e nomi realmente accadute nella sua vita. Vi rimanderò a un video di Violetta Rocks per la trama perchè io vorrei parlare della cosa che mi ha urtato di più.
*Pausa per un gran respirone*
Qual è il grande, vero, errore di questa serie?
Banalizzare la psicoanalisi, la psichiatria e la psicologia. Purtroppo nonostante siamo nel 2020 e la psicologia umana sta cominciando a essere apprezzata anche dai più scettici, non è ancora il caso di banalizzarla, di ” scherzarci su” come scritto nel titolo. Non vedo proprio come si possa decidere di mandare in onda un prodotto del genere, oltre tutto durante una pandemia mondiale dove tra le prime cose son stati attivati numeri di supporto psicologico.
In questa serie i disturbi mentali non vengono derisi, come ci si aspetta succedesse nella società a cavallo tra l’800 e il 900 ma vengono banalizzati e ridotti a istinti primordiali esoterici, si arriva addirittura a bere il sangue di alcune creature come neanche nel peggior film horror, si addormentano le persone con un dito e si descrive Freud come un cialtrone.
Gli spunti insomma erano tanti per fare un prodotto che disturbasse sì, ma non gli occhi, le coscienze, invece qui rimane solo la pesantezza.
Gli attori fanno del loro meglio e sono molto bravi ma la storia non regge, nausea e non solo per la crudezza dei contenuti, alcune malattie venivano trattate in modi bruschi e lo si sa, ma qui tutto il tema viene banalizzato per creare una sorta di horror, e dico vi sembra il caso? Proprio ora che si incomincia a capire che il cervello umano, così come un braccio o una gamba è un muscolo e tal volta ha bisogno di allenamento e altre ha bisogno di un dottore che se ne prenda cura, voi portate sullo schermo questo prodotto?
Beh, io personalmente lo avrei evitato, ma soprattutto avrei evitato tutta la falsa pubblicità che ci ha ingannato per mesi e mesi. Per fortuna Netflix non ha solo questo prodotto anzi è forse la miglior piattaforma in giro, e ogni tanto uno scivolone ci sta, però qui più che uno scivolone è proprio una valanga. E un’altra valanga che dovrebbe scendere rapidamente a valle è quella fatta dalle scuse che questi produttori devono a : psicologi, psichiatri, professionisti della salute mentale, educatori, pedagogisti, pediatri, e chi più ne ha più ne metta. Mi auguro solo che questa serie non produca danni perché credetemi in mani sbagliate può veramente farne.
Vi prego non sprecate quasi 10 ore della vostra vita a guardare questa serie!
Alla prossima!
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