E’ da qualche settimana online sulla piattafroma Netflix il nuovo film del regista Adam Mckay, ovvero don’t look up!

TRAMA: due scienziati scoprono che una gigantesca cometa sta per arrivare sulla terra distruggendo tutto e tutti, con ogni mezzo tentano di comunicare la notizia ma nessuno, in una società ormai alla deriva, vuole ascoltarli…come andrà a finire?
Non si fanno spoiler qui ma parliamo del valore educativo e/o pedagogico. Il film è adatto alla fascia 16+, sicuramente ci sono scene che non mostrerei ad esempio in una classe, anche se sono sempre smorzate dall’ironia.
L’ironia è una delle colonne portanti del film così come l’angoscia, il che può sembrare strano essendo due temi totalmente opposti, che generano a loro volta sentimenti molto contrastanti.
Questa costante tematica del “vi sto facendo sentire qualcosa di importante anche se non volete sentirlo” mi ha ricordato due temi in particolare: la situazione ambientale e la situazione pandemica che stiamo vivendo. Il fatto che ha scoprire la cometa non sia della coppia di scienziati chi ci aspettiamo può far immedesimare molti ragazzi e ragazzi, e si può quindi far partire un dialogo sia scolastico che familiare sul tema del “urlo e nessuno mi ascolta”.
Questo tema si intreccia a doppio filo con la situazione pandemica che stiamo vivendo per la quale siamo preoccupati ma cerchiamo anche di prenderla con ironia. I ragazzi in età scolastica sono probabilmente i primi a vivere questa dicotomia tra ironia ed angoscia, ma forse manca uno spazio per poterne parlare liberamente e come dico spesso, ed è per questo che analizzo i film in chiave educativa, non ho le competenze per farlo a livello cinematografico, lì posso basarmi solo sul mio gusto, un film può creare uno spazio e far aprire una conversazione.
Fatemi sapere con un commento se vi è piaciuto Don’t look up e se la pensate come me oppure in modo diverso e.. alla prossima!
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