Questo è il riassunto del secondo libro che ho scelto per il mio esame (che sarà domani è si c’ho un po’ di ansietà onestamente) .
Anche in questa opera di affrontano i temi dell’intervista autobiografica, della scrittura di sè e della finta neutralità del linguaggio .
Alma Sabatini sarà la persona che si batterà di più per una eguaglianza linguistica e contro falsa neutralità poiché invece il linguaggio è prevalentemente maschile. A sua volta questo linguaggio si può distinguere in maschile marcato e non marcato nella grammatica italiana.
Sempre sulla lingua ci si pone una domanda fondamentale : è la lingua che cambia la società o la società che cambia la lingua? Qui si scontrano due visioni . Lepschy dice che non possono essere programmati questi cambiamenti mentre per Robustelli è l’opposto e bisogna sempre inserire il femminile quando si può per attuare il cambiamento.
La Narrativa ed il linguaggio femminile hanno dei punti fermi che la distinguono e sono: ipercorrettismo, precisione, rilevanza sociale e volontà di denunciare una condizione sociale . Questo può passare anche per l’intervista autobiografica che a sua volta deve possedere i seguenti caratteri : centralità del tema, intenzionalità dell’intervista , importanza della memoria, interazione sociale e direttività del ricercatore.
Dopo questa prima parte teorica troviamo testimonianze del Fenomeno migrazionale al femminile , che rappresenta una rottura tra passato e presente e che può essere superato tramite la scrittura di sè, ed infine altri testimonianze di racconti autobiografici, mi ha colpito molto il fatto che prima non fosse quasi ben visto lo scrivere di sè da parte delle donne .
Questo a grandi linee è tutto, la prossima materia sarà neuropsichiatra infantile.
A presto
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