Anna ed Elsa già le conosciamo, ma in questa nuova pellicola Disney le troviamo cresciute e in uno stato di calma apparente.

TRAMA IN BREVE
Ormai cresciute Anna ed Elsa sembrano aver consolidato il loro rapporto ma ognuna dovrà intraprendere il proprio percorso che le porterà a essere adulte. Elsa sente una strana voce e le ragazze così scopriranno le verità nascoste delle proprie origini e quali siano le loro vie. Non mancano lacrime, risate e canzoni.
Ma noi non siamo critici cinematografici ma le nostre capacità ci permettono di fare un’analisi sociale:
Frozen è stato un fenomeno commerciale ma forse quando qualcosa diventa così inflazionato un motivo c’è, e pensiamoci, Frozen è il primo film Disney che analizza nel profondo il legame tra sorelle, abbiamo sempre visto sorelle, ad esempio nell Sirenetta ma lì non veniva certo approfondito qui invece questo legame è il vero protagonista.
Se nel primo film abbiamo visto una piccola Anna alla ricerca della considerazione della sorella più grande Elsa qui invece vediamo una maturità diversa delle due, che dopo le vicende del primo film capiscono di essere più forti insieme. Anche se anche in questo film Elsa vorrà un po’ fare di testa sua…
I temi principali oltre al legame delle sorelle sono lo scorrere del tempo e la mitizzazione degli adulti.
Lo scorrere del tempo indica la crescita e diciamolo crescere fa paura a tutti.
In questo film si vede come a volte per crescere sia necessario passare da uno stacco doloroso ma necessario destinato a ricucirsi e che non sempre stare insieme è necessario, ma che a volte prendere strade diverse può portare solo gioia, perché se non sei felice tu in primis non puoi esserlo con altri, persino i familiari.

Anna ed Elsa non hanno i genitori e quindi il distacco dalla famiglia doveva per forza avvenire tra loro, ma non preoccupatevi nonostante i cartoni parlino più agli adulti dei bambini (e ancora ci chiediamo quanto sia giusto o meno!) il lieto fine è assicurato.
A chi possiamo consigliare questo film? E quali bambini (e non) è meglio far aspettare un po’ prima di portarli al cinema a vedere questo film?
*ATTENZIONE DA QUI L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER*
CHI NON PORTARE:
Premessa Indispensabile e Importante~il tutto è da interpretare senza l’intervento di un mediatore, genitore o educatore che spieghi alcune di queste scene al bambino o ragazzo, ci possono essere interventi mirati a fare emergere queste situazioni che potrebbero ribaltare ciò che viene scritto in questa parte dell’articolo.
Ci sentiamo di sconsigliare di far vedere questo film a qualcuno che abbia da poco perso qualcuno di importante, in particolare modo i genitori poiché in una scena Elsa scopre che i genitori erano andati in viaggio per aiutarla e lei si sentirà molto in colpa, c è il pericolo quindi che il soggetto in lutto, proietti tutto questo su di sè, sviluppando anch’esso il senso di colpa e innescando dannosi meccanismi psicologici .
Un altro genere di perdita é quella della perdita di un animale domestico, e noi se questa perdita non è ancora elaborata ve lo sconsigliamo, non tanto perché la scena dove Olaf si scioglie sia cruenta ma perché alla fine del film Elsa riesce a ricrearlo e questo può creare un falso mito, e false speranze.
Infine se a qualcuno non piacciono musiche e canzoni questo non è il film per lui/lei!
CHI PORTARE AL CINEMA:
Sicuramente i bambini amanti della natura e le bambine che amano Elsa e Anna, voi genitori siate pronti però prevediamo nuovi costumi di carnevale in arrivo!!
Ma consigliamo più di tutto questo film a sorelle e fratelli che spesso tendono ad avere dei piccoli litigi per capire che si può essere due persone diverse ma condividere l’affetto per le stesse persone e provare affetto reciproco.
I bambini della Quinta Elementare che stanno per passare alle medie, così da capire che crescendo succedono anche cose belle e che gli adulti non hanno tutte le risposte.
Questo è tutto quello che avevamo da dirvi!
Fateci sapere cosa ne pensate, a presto !!
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